Parigi dorme. Tagliare,tagliare,tagliare.
Di certo c’è un significato a tutto questo. Ho 41 anni,ma non mi sento vecchia. Si la mia vita è stata un taglio nel destino,una censura con la povertà,la solitudine.
L’abbandono dell’orfanotrofio di Aubzine. Il nero della mia malinconia e del rigore. Il grigio di quell’edificio scarno,il bianco opaco dei cieli invernali che io scrutavo dalle inferriate della camerata,in attesa del nulla, mia madre morta,mio padre e la sua bancarella persi chissà dove. Nero,bianco,grigio,sono i miei colori preferiti.
Un marchio,come il mio monogramma, le due “C” intrecciate,una dritta l’altra capovolta.
In mezzo io.
(…)
Tagliare ancora. Tagliare,si,come la volta in cui mi liberai dei miei capelli. Stavo ancora con Etienne e gli rubai un frac dall’armadio,perché non avevo abiti da sera per partecipare ad un festa.
Il fascino,credo che in definitiva stia tutto nell’ambiguità.
Nel sovrapporre,intrecciare,mescolare,il femminile con il maschile.
Una camicia bianca rigorosamente abbottonata fino al collo e voilà,gli uomini ti adorano.
L’immaginazione è più sensuale della realtà.
(parole prese da una non so quale rivista.
Sopra l'attrice che interpreta Coco in una scena del film)
Tralasciando per un attimo.
Mi unisco al dolore causato da questo evento catastrofico,accaduto nei ditorni di Messina.
Smettiamola un attimo con le polemiche, e aiutiamo dove possiamo e finche possiamo.
Dopo potremo dire ogunno la nostra.
1 commento:
Anche io adesso ho bisogno di tagliarmi i capelli.
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