Uh che meraviglia! E non si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito. -Uno,nessuno e centomila -Luigi Pirandello

domenica 18 luglio 2010

Stazione.

Sono drasticamente incensurata.
Denutrita d’emozioni,affogata in sensazioni.Semplicemente io, in un estate afosa,ricca di ma e perché. Ricca semplicemente di niente, quel niente che ogni anno diventa più grande. Passa tutto e troppo in fretta, e quello che non doveva passare mai è già fuggito.
Ricordo un viso definito,presuntuoso, uno sguardo attento e riparato. Ricordo un paio di converse strappate,cucite e ricucite,e quei jeans sempre uguali. Ricordo figure e traffico, discussioni,parole e risate,ricordo un mondo nuovo, di cui non ho mai fatto parte. Occhiali da sole,libro in mano,zaino in spalla. Osservare l’inosservabile e trovarmi dentro qualcosa,ancora prima di vederla sul serio.
Ricordo capelli rossi, e macchie persistenti, ricordo sorrisi e gesti particolari, ricordo libri,opere,e pittori, che a quell’epoca nemmeno conoscevo. Calze luminose,accessori stravaganti, assoluta serietà,invidiata spensieratezza.
Ricordo occhi dolci,e ricci biondi. Parole vecchie,rimescolate con le nuove, ricordo mani, impregnate dell’odore di una malboro rossa. Racconti,situazioni,punti di vista,e lunghe sciarpe colorate.
Ricordo una chitarra,che ancora suona. Anche se non più come una volta. Ricordo melodie,e battute poco esilaranti,ricordo cappotti troppo grandi e ombrelli ancor di più.
Ricordo il bello, il vago,quello che ancora oggi fa parte di me,senza averlo vissuto poi davvero.
Ricordo un foglio, un mp3 e un paio di occhiali intenti ad osservare quel mondo che adesso si è un po’ spostato.
Ricordo me,ricordo voi. Ricordo.
Oggi avevo terribilmente voglia di ricordare.
(è Depp sia.)