Uh che meraviglia! E non si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito. -Uno,nessuno e centomila -Luigi Pirandello

domenica 29 novembre 2009

interrogazione imminente (non andata benissimo)


"..l’elemento che caratterizza un buco nero è l’orizzonte degli eventi, che delimita una zona al cui interno la velocità di fuga è superiore alla velocità della luce:
questo significa che un qualsiasi oggetto che penetri dentro l’orizzonte degli eventi, non potrà più uscire, poiché secondo la teoria della relatività,nulla può superare la velocità della luce.
Per questo motivo l’orizzonte può essere considerata come una porta di sola entrata, il buco nero una specie di imbuto cosmico che risucchia ciò che gli passa vicino cancellandone le proprietà specifiche e trasformando il tutto in materia informe,proprio per questo infatti più assorbe, più il buco nero si allarga. "
(…)
Secondo alcuni astrofisici,che basano la loro ipotesi sulla teoria della relatività, i buchi neri sarebbero dei punti di collegamento tra zone molto distanti dell’universo,se non addirittura i cosi detti “universi paralleli”
Se un oggetto riuscisse a passare attraverso un buco nero si ritroverebbe in una situazione di spazio tempo completamente diversa.


Studio geografia atronomica,raccolgo dubbi
già esistenti che non passano mai.
Domande e risposte che diventano ipotesi.
La ricerca del surreale,la conferma di una possibile esistenza.

lunedì 9 novembre 2009

Vento e cenere

Vento. Vento.
Veloce,vivace,leggero e potente allo stesso tempo.
Una finestra sbatte, una tenda volteggia fra le foglie,un vaso rotola silenzioso sul davanzale di un balcone.
Vento e cenere. Etna che
dispensa eroina nera fino a me.
Sottile polverina, inebriata di terra asciutta e profumata. Foga,suoni.
Un concerto misto fra voci soprane e organi antichi.
Lì una sagoma, forte, nitida e sfogata allo stesso tempo. Una sciarpa colorata al collo,un cappotto attillato, anche se non troppo,che si oppone al principe del silenzio.
Il vento danza insieme a codesta, vive, respira, urla. Ed essa ammira estasiata.
Profumo. Dolce, amaro, stuzzicante.
Il tempo si ferma, ma la corsa continua. Foglie, macchiate di nero, alberi che volteggiano.
Un quadro che prende vita, nella mente di chi, affievolito dal vento, usa gli occhi come pennelli, dando vita a forme aggraziate. La mente mette il colore adatto, mescola, immedesima ogni cosa, rimugina sul da farsi, e alla fine, il risultato e magnifico.
Cenere e vento. Ne ho piene le tasche, la testa.
Il cuore.



[Ma tu ci sei entrato mai dentro un quadro?]
[Beh.. io praticamente ci vivo,ma infondo ci vivi anche tu]
[?]
[Impara ad utilizzare gli occhi, e capirai]