Uh che meraviglia! E non si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito. -Uno,nessuno e centomila -Luigi Pirandello

martedì 7 febbraio 2012

Sono passati quattro anni. E sembra ieri quando tutto è cominciato. Assurdo no? Tu adesso sei felice, hai trovato la lei che volevi. Quella giusta , quella che non ti aspettavi. Sono contenta per te, non sai quanto. A pensarci mi viene da ridere, come hai fatto a sopportami? Come ho fatto a correrti dietro? Sei cresciuto anche tu alla fine, anche tu ti sei innamorato. Sei andato avanti, sei diventato bello anche dentro oltre che fuori. Ed io, come volevasi dimostrare, non faccio più parte della tua vita. Ci siamo persi, ti ho perso io, mi hai perso tu, ho perso tutti. Però ti voglio bene, e penso all’estate scorsa, quando ci siamo visto al lido, ai tuoi auguri per miei diciotto, dove tu non c’eri. Come io ai tuoi. Ci siamo lasciati ancora prima di metterci insieme, l’ho sempre vista cosi. Chissà perché non ero quella per te, chissà perché, invece, io ho scelto sempre te. Ho sbattuto la testa contro un muro che si alzava ogni giorno di più. Chissà perché quando ti vedo di sfuggita penso a quello che suscitavi in me, alla carica che mi mettevi in corpo. Alla ragione di vita che eri diventato. Ti voglio bene come un fratello, anche se ormai ci siamo dimenticati perfino come siamo fatti. Sono ventidue caro Peppe, ventidue lunghi anni. Io ho amato i tuoi diciassette, il mio ti amo quella notte di tanto tempo fa, l’unico e anche l’ultimo. Ti voglio bene, te ne vorrò sempre.