Uh che meraviglia! E non si sa, le mogli? Fatte apposta per scoprire i difetti del marito. -Uno,nessuno e centomila -Luigi Pirandello

martedì 25 agosto 2009

Uno strano viaggio mentale!

Posso permettermi di essere ciò che voglio essere?
E se posso,perchè la società non mi accetta per ciò che sono?
Se siamo tutti uguali davanti al mondo,perchè c'è chi vive in una casa di lusso e chi muore di fame?
Se questa vita avesse un buon senso. Se solo io l'avessi. Se l'avessimo tutti.
Ma noi non abbiamo niente,niente fuor che quei beni materiali che ci legano e ci stempiano le viscere..
per poi cosa? Per un lurido modo di vivere,chiamato "agio",
agio a poter comprare,poter usare,poter non dare senso a ciò che siamo e ciò che possiamo.
Fa caldo,ma il sole non c'è.
Si sente l'appiccicume trapelare dalle pareti e quel senso di nausea che pervade i primi mesi di gravidanza di una povera mamma. Tutto stupendamente,assurdamente normale.
Io che parlo al vento a gente impegnata a guardare i cari vecchi programmi tv che di vecchio e caro non hanno proprio niente.

Ma oggi per non dare senso a nulla,mi perdo in tutto questo.
Io (?)
Dentro un personaggio

Oggi mi sento come quella piccola creaturina dalle ali smorte. Nessun volto,solo la malinconia di essere reali,ma di non apparirlo sul serio. La vergogna di non poter ricevere, e di saper solo dare.
Il sorriso stampato in faccia,come un tatuaggio,che in realtà e solo un pretesto per non far vedere chi sei.
Voltata di spalle,appoggiata a quell’ombrellino,pronto a ripararla dalla pioggia di illusioni che l’attende.
Raffigurata in un attimo di pace,che poi di pace non ha nulla.
Io mi sento i fiore che non sboccia, un anima che ancora non riuscita a prendere fuoco.
Mi sento come quella creatura,che di piccolo ha solo le fattezze.
E che pur non vedendo il volto,riesco a percepire gli occhi cosi simili ai miei,da poter diventare una cosa sola.
Oggi non mi sento pronta a salire sul filo,della vita.
Oggi non riuscirò a rischiare per me stessa,oggi non imiterò il trapezista.
Oggi di spalle,nel silenzio,
Io resterò a guardare,ad ascoltare.


(Piccola descrizione.)
Quest’opera,viene rappresentata da Picasso nel periodo rosa,
chiamato anche per questo periodo di Arlecchino.
I circensi fungono da “metafora” assai eccezionale,
se non per dire mirata.
Eppure Picasso,decide di rappresentare la sua opera,
attraverso gli scorci di vita quotidiana,
anzi che nelle scene chiassose, di uno spettacolo del circo.
I personaggi sono alle prese con le difficoltà e e con i propri sentimenti,
che allontanati dalla vita “normale”
sono esattamente identici,anche se svariatamente lontani, ai nostri.
Proprio da questo punto di vista,si nota ,
il vero volto strappato da una maschera di lustrini,
associato ad una carriera mistica,come quella circense.
Unificata dalle fattezze della vita e le sue difficoltà ,
che non cambiano a secondo del modo in cui vivi,
o in cui rappresenti il tuo vivere.


(I giocolieri di Pablo Picasso,Grazie.)

6 commenti:

mistral ha detto...

la normalità non esiste.. l'essere esiste.. l'accettare di sentirsi in un modo piuttosto che in un altro, esiste.. e, se non esiste, esisterà.. finché non smetterai di cercare qualcosa che ti rappresenti, finché non smetterai di aderire a te stessa il sole non se ne andrà.. senza pieghe tra il sé e il sé non ci sono nubi o pioggia che tengano.. ti sorrido.. m. ps.la società è siffatta che tenta per forza di 'omologare'.. non a tutti si può piacere.. è più importante imparare ad accettar sé stessi che penare per farsi accettare dagli altri..

SamanthaVon ha detto...

conocordo con mistral..
infondo l'haidescritto con un giro di parole..che il mondo è ipocrisia..sia basa su parole che non si cronchetizzano mai..e chi ci mette d'impegno e ci riesce..continua a condurre la sua vita così..per finire sempre a quale scopo?..

E' vero..dovremmo essere tutti uguali,ma solo di fronte alla legge..se fossimo tutti uguali in tutto,nessuno prenderebbe i meriti che gli spettano..
Se per essere uguali e convivere tranquillamente significa che in un tuo operato non puoi prendere il massimo perchè l'altro non dà anch'esso il massimo..non si arriverebbe a nessun fine..che poi,anche dando i giusti meriti,non si arriva ad un fine ugualmente..
Che sia ipocrisia anche questo?

Il mondo èbello perchè è "Vario".
E noi lo sappiamo bene :)
Ti adoro tesoro mio.

Squilibrato ha detto...

Tutti uguali? C'è chi professa e non rende giustizia se non per sé stesso. Sono quelli vestiti in nero, sempre a lutto.

Le fattezze della vita non sono diverse per nessuno di noi, nonostante l'abito, per restare in tema.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Uguaglianza sociale. Ma ciascuno di noi é differente.

E molti odiano queste differenze.

Fraa. ha detto...

Io so solo che infondo,troppe cose non vanno per il verso giusto
(che ci sia un verso poi? questo e ancora da scoprire).
Fatto sta,che possiamo sono ammirare questi eterni sbagli,
che ripetitivamente si ripercuotono su ogni uomo.

-ELA- ha detto...

Uguaglianza intesa senza discriminazioni, senza pregiudizi, dove tutti valiamo qualcosa, ma non uguaglianza nel pensiero o nella personalità, siamo tutti persone differenti, bisognerebbe comportarsi come realmente siamo!! Le maschere non servono mai..